12-1
2012
“Una frase di movimento creata da 12 persone, un solo corpo che si muove a causa di input esterni, come fosse una macchina, un programma. L’ombra annulla l’identità della performer”.
La danzatrice ha chiesto a ognuno dei partecipanti un contributo in forma di parole da poter interpretare utilizzando il linguaggio del corpo, coinvolgendoli così in uno dei processi di creazione di una coreografia.